Platinette, come sta dopo l'ictus Mauro Coruzzi: "Ho premuto troppo l'acceleratore e mi sono schiantato"

Mauro Coruzzi torna a parlare, per tutti conosciuto come Platinette, il noto volto televisivo e speaker racconta la sua battaglia dopo i due ictus che lo hanno colpito, in occasione dei suoi 70 anni ha rilasciato un’intervista al Corriere della sera dove ha raccontato la sofferenza dopo le malattie con i quali purtroppo ha fatto i conti: “Non sono ancora morta, grazie. Il neurologo che mi ha in cura mi dice che il mio cervello è come un emmental, nel senso che è ‘a buchi'”.



Platinette ha parlato al Corriere della sera raccontando le sofferenze e i cambiamenti, sia nel corpo che nelle abitudini: “Cammino con il bastone come una vecchia pazza e questo mi rende fragile”. Mauro Coruzzi non ha risparmiato neanche una frecciatina al mondo della tv di oggi, che sembra molto distante da quello che per anni ha vissuto da protagonista tra un travestimento e l’altro.



Platinette e la vita dopo l’ictus: “Sapevo che prima o poi mi sarei schiantato”

Mauro Coruzzi ha sempre vissuto una vita al limite dal punto di vista professionale, specialmente negli ultimi trent’anni dove ha fatto di tutto. Ha scritto, imitato, condotto e persino cantato in gara al Festival di Sanremo. Intervistato dal Corriere della sera, Platinette ha ammesso di non essere immune da quanto gli è accaduto, dopo essersi sovraccaricato di lavoro:

“Di certo non mi assolvo: sapevo che spingendo sull’acceleratore prima o poi vai a schiantarti. Ho fatto troppi lavori insieme, prima o poi lo stress si porta via tutto il resto” le parole del volto televisivo che ha riconosciuto anche qualche errore commesso.