Martina Colombari si fa un tatuaggio in onore alla sua esperienza a Ballando con le stelle: ecco le sue parole dopo la finale
Dopo la fine dell’ultima edizione di Ballando con le Stelle, Martina Colombari continua a far parlare di sé per una scelta che ha attirato l’attenzione di pubblico e media. L’ex Miss Italia ha infatti deciso di rendere permanente il ricordo della sua partecipazione al programma con un nuovo tatuaggio, mostrato nelle ultime ore sui social. In particolare, ha deciso di incidere sul costato la scritta “IN PER SEMPRE”, una frase che l’attrice ha collegato direttamente all’esperienza vissuta nel dance show di Rai 1. Colombari ha partecipato all’ultima edizione del programma mettendosi in gioco fino alla fine, classificandosi al quinto posto, e affrontando un percorso intenso fatto di allenamenti duri, giudizi severi e grande esposizione.
Il tatuaggio rappresenta quindi una sorta di bilancio personale di quell’avventura, vissuta non solo come una competizione televisiva ma come un’importante esperienza di vita, capace di lasciare un segno duraturo. La scelta ha immediatamente suscitato reazioni sui social, dove alcuni hanno trovato eccessivo il gesto, mentre altri utenti hanno supportato la sua scelta, comprendendo il significato profondo che ha avuto Ballando nella sua carriera.
Martina Colombari ringrazia Luca Favilla: le sue parole
Nel messaggio che accompagna la foto del tatuaggio, Martina Colombari ha spiegato che quel “per sempre” non riguarda esclusivamente il programma, ma anche il legame con il suo maestro Luca Favilla, con il quale ha condiviso momenti indimenticabili. Durante la sua permanenza nello show, Colombari è stata spesso al centro dell’attenzione, sia per le esibizioni in pista sia per alcuni momenti di tensione con la giuria, culminati nelle critiche ricevute in finale. Nonostante questo, l’attrice ha sempre ribadito di aver tratto da Ballando con le stelle un arricchimento personale importante, riscoprendo una disciplina che l’ha messa alla prova fisicamente ed emotivamente.
