Dopo la sospensione da Mediaset da parte di Alfonso Signorini i suoi legali rompono il silenzio e parlano di una campagna diffamatoria contro di lui.
Due settimane fa Alfonso Signorini si è ritrovato al centro di un grave scandalo che ha sconvolto praticamente tutti, a rivolgerli pesanti accuse è stato Fabrizio Corona. A Falsissimo ha rivelato che il noto conduttore ha approfittato di alcuni ex concorrenti del Grande Fratello, l’ex re dei paparazzi ha chiaramente detto che si doveva andare a letto con lui per partecipare al reality.
Al momento Alfonso Signorini ha preferito non esporsi pubblicamente, ha anche disattivato il suo account Instagram e ha deciso di autosospendersi da Mediaset. A rompere il silenzio sono stati i suoi avvocati, Daniela Missaglia e Domenico Aiello, in merito alle gravi accuse di Fabrizio Corona hanno detto che la loro intenzione è quella di denunciare tutti i dettagli di questa diffamatoria e calunniosa campagna che ha l’intento di distruggere la brillante carriera di Signorini. A detta loro è vittima di continue e gravi condotte criminose e per fronteggiarle ha deciso di sospendere ogni impegno con Mediaset in via cautelare.
Alfonso Signorini si autosospende da Mediaset: cosa hanno detto i suoi legali
Riferendosi ancora a Fabrizio Corona gli avvocati del conduttore hanno detto che è lui il responsabile principale di questa aggressione surreale. Lo hanno definito un soggetto che vuole vestire i panni di pubblico ministero e giudice nonostante le sue passate condanne penali. Loro sono convinti che quello dell’ex re dei paparazzi non sia certo un interesse verso la giustizia ma solo un personale tornaconto fregandosene degli irreparabili danni che sta causando.
I legali del conduttore hanno anche detto che la ricostruzione che è stata proposta a danno di Afonso Signorini è destituita di ogni verità o prova. Loro agiranno affinché la condotta venga interrotta e tutti i beneficiari e concorrenti del crimine siano resi noti alla giustizia. Agiranno anche nei confronti di coloro che ne stanno favorendo la prosecuzione con l’obiettivo di ricavare pubblicità e ricavi da queste illecite attività.